giovedì 11 giugno 2015

Salve lettori, vi parlerò di un libro che difficilmente si dimentica: Quella vita che ci manca, Di Valentina Urbano. 

 Autore:  Valentina Urbano.
Editore collana:  Longanesi.
Prezzo: 14,90. 
Pagine:  332
Genere: drammatico, sentimentale.  
Data Pubblicazione:
ISBN: 
Valutazione:  9

Sinossi: 

Gennaio 1991. Valentino osserva le piccole nuvole di fiato che muoiono contro i finestrini appannati della vecchia Tipo. L'auto che ha ereditato dal padre, morto anni prima, non è l'unica cosa che gli rimane di lui: c'è anche quell'idea che una vita diversa sia possibile. Ma forse Valentino è troppo uguale al posto in cui vive, la Fortezza, un quartiere occupato in cui perfino la casa ti può essere tolta se ti distrai un attimo. Perciò, non resta che una cosa a cui aggrapparsi: la famiglia. Valentino è il minore dei quattro fratelli Smeraldo, figli di padri diversi. C'è Anna, che a soli trent'anni non ha ormai più niente da chiedere alla vita. C'è Vadim, con la mente di un dodicenne nel bellissimo corpo di un ventenne. E poi c'è Alan, il maggiore, l'uomo di casa, posseduto da una rabbia tanto feroce quanto lo è l'amore verso la sua famiglia, che deve rimanere unita a ogni costo. Ma il costo potrebbe essere troppo alto per Valentino, perché adesso c'è anche lei, Delia. È più grande di lui, è bellissima - ma te ne accorgi solo al secondo o al terzo sguardo - e, soprattutto, non è della Fortezza. Ed è proprio questo il problema. Perché Valentino nasconde un segreto che non osa confessarle e soprattutto sente che scegliere lei significherebbe tradire la famiglia. Tradire Alan. E Alan non perdona. Questo è un romanzo sull'amore, spietato come solo quello tra fratelli può essere. Ma è anche un romanzo sull'unico altro amore che possa competere quello che irrompe come il buio in una stanza.

Recensione: 

Ho scoperto questa autrice per caso, e devo dire che è stata una stupenda conoscenza!
Quella vita che ci manca va oltre gli schemi e le sfumature rosee.
Una storia che quando giunge al termine, i personaggi quasi ti mancano, e diventano parte della tua vita. Sono personaggi che creano legami e non ti lasciano più.
La storia è ambientata in posto malfamato, la  Fortezza. Dove vince la legge del più forte, e la violenza è quasi pane quotidiano.  L’autrice tratta temi come il bene verso il tetto familiare, e l’amore che arriva senza che tu l’abbia preteso.
Valentino, vive imbalsamato dalle regole del suo fratello maggiore Alan, e il senso di protezione che prova per sua madre, e per sua sorella Anna e il piccolo Vdmin che sembra essere l’unica cosa bella nella loro povera vita. La Urbano descrive con mano fedele e sincera quello che spesso è dimenticato e messo da parte. L’amore che nasce tra i bordi di una strada di periferia, sporca e polverosa. L’amore che non è solo rosa e pieno di frasi romantiche.  L’amore che non fa sconti. L’amore sudato e lottato, ma non a parole, ma fisicamente.
Il protagonista Valentino sogna una vita fuori da quella realtà, ma è troppo dentro per uscirne. Non ha la chiave per aprire la porta della salvezza.  Ma, in ogni storia c’è sempre un ma che si infila in mezzo, anche quando ti aspetti nulla dalla vita, e l’incontro con Delia, più grande di età e lontana anni luce dalle persone che frequenta sembra essere una nuova alba che sorge. Ma le cose non sempre facili, e chi è abituato a vedere solo tramontare le cose, non si abitua alla purezza di un nuovo giorno. Un libro che quando lo termini, ti manca e vorresti ricominciare daccapo. La scrittura è chiara e diretta, e non fa sconti. Ti trascina del tutto dentro alle pagine. Arriva e lascia col fiato sospeso, e tutto pagina dopo pagina. È crudele ma anche a tratti lievemente dolce. Un buon libro da leggere.  Una lato dell’amore che può descriverlo solo chi ha il coraggio nel suo  DNA. 

L'autrice:

Valentina Urbano è nata a Roma, Ha pubblicato Il rumore dei passi, romanzo di esordio e successo, e classificato come una delle migliori scrittrici emergenti. 
Inseguito ha pubblicato Aquanera, sempre con enorme successo. 
Ha pubblicato un racconto inedito: Alfredo. Il libro racconta il rumore dei tuoi passi dal punto di vista di Alfredo. 




Salve, lettori. 

Vi posto una recensione di un libro che ho molto a cuore, e che ho letto e riletto fino a consumare le pagine e le parole, tanto per rendere il concetto!
Si tratta di una storia che fa bene al cuore senza risultare banale e frivola: Il primo caffè del mattino.

Sinossi:

Massimo ha poco più di trent'anni, è il proprietario di un piccolo bar nel cuore di Roma e non si è mai innamorato davvero. In fin dei conti sta bene anche da solo, continua a ripetersi. Fino al giorno in cui una ragazza con le lentiggini, gli occhi verdi e l'aria sperduta di una turista straniera entra improvvisamente nel bar, e Massimo rimane folgorato. Il problema è che non riesce a farsi capire in nessuna lingua, e nel giro di cinque minuti lei se ne va spazientita, lasciandolo con qualcosa di molto simile a un cuore spezzato. Ma tornerà presto, perché un segreto inconfessabile la lega proprio al bar di Massimo. Che potrà così corteggiarla con le armi che conosce meglio: caffè, cappuccini e il fascino di Roma.


Autore: Diego Galdino.
Editore collana: Sperling & Kupfer
Prezzo: Cartaceo 16,90, E-book 6,99
Pagine: 271
Genere: commedia romantica.
Data Pubblicazione:  2013
ISBN: 978-88-200-5388-8
Valutazione:  10


Recensione: 

Il primo caffè del mattino è una commedia che entra nel cuore e non vi lascerà più. 
La storia è ambientata in una delle città più romantiche, Roma. Il protagonista è Massimo, un divertente e romantico barista che ogni mattina si alza e inizia la sua giornata con i soliti clienti. Tutto gli è indifferente e non si lascia prendere dagli eventi, e lascia scorrere la sua vita incastrato nella routine. Un giorno, però, arriva una ragazza straniera, e la vita di Massimo non sarà più la stessa. I tentativi di Massimo sembrano essere tempo sprecato, ma lui non è il tipo che si scoraggia. Due caratteri e vite diverse possono essere difficili da unire, ma l'amore non è forse questo? Tra incomprensioni linguistiche e caratteriali, la freddezza iniziale di lei, e il mistero che l'ha condotta a Roma, vi terranno incollati al libro. 

Lo stile di Galdino è come l'alba in una mattinata di agosto e un tramonto sul mare: naturale e magico. La storia è ben strutturata e i personaggi sono descritti senza troppi eccessi e senza mancanze. I luoghi sono comuni e dialoghi sono così genuini, per nulla costruiti e forzati. 
Il punto forte di Galdino è la naturalezza e semplicità  che colpisce il lettore, e resta nel cuore. 
Espone i sentimenti con riflessioni profonde, e non solo per quanto riguarda l'amore, ma anche amicizia e legami familiari che sono anch'essi poesia della vita. 
Il finale è prevedibile, ma non risulta come qualcosa di già  letto.  Una storia che vi farà innamorare pagina dopo pagina, e vi conquisterà tra sorrisi, lacrime, e risate. 
Consigliatissimo!!!


Diego Galdino è un barista romano.  Non si sa quanto trovi il tempo per scrivere,- attività che dopo i shakerare è la sua grande passione.
Il primo caffè del mattino è il suo primo romanzo importante, che ha riscosso un gran successo. È stato tradotto in diverse lingue, e diventerà anche un film. 
A seguire, il 2014 è uscito Mi arrivi come da un sogno, dove ha ottenuto ugualmente un gran successo.
A breve, il 16 giugno uscirà il suo nuovo romanzo: Vorrei che l'amore avesse i tuoi occhi. 
Una commedia deliziosa che a breve posteremo.



 

mercoledì 10 giugno 2015

Salve, lettori!
Come prima recensione, non potevo non postare un libro di una carissima amica-scrittrice che merita davvero tanto: Il fiume scorre in te, Bianca Rita Cataldi.

Titolo: Il fiume scorre in te
Autore: Bianca Rita Cataldi
Genere: narrativa, viaggio
Editore:   Booksprint
Pagine: 362
Anno di pubblicazione:  2011
ISBN:  9788865951699
Prezzo:   17,90€ (Cartaceo)- 1,05 € (Ebook)


Sinossi:

A pochi mesi di distanza dal suo trasferimento al nord per motivi di studio, Alessandro scompare. “Tornerò presto, questione di giorni. Tornerò con l’ultimo treno, quello della mezzanotte.” Queste le ultime parole che Alessandro rivolge a Dani, la sua ragazza, durante l’ultima conversazione telefonica tra i due. Poi, più niente. Dani, disperata, si racconta mille scuse per giustificare il comportamento del suo ragazzo e ogni sera si reca in stazione, si siede sul marciapiede e aspetta che passi l’ultimo treno, sperando di veder scendere Alessandro. “Mi aveva detto che sarebbe tornato con l’ultimo treno, quello della mezzanotte”. Passano i giorni, e di Alessandro non c’è traccia. Una notte, però, succede qualcosa d’insolito: Dani è lì, seduta sul marciapiede della stazione come tutte le notti, e l’ultimo treno è già passato da qualche minuto quando, all’improvviso, compare un ragazzo. E, di lì a poco, benché gli orari non prevedano più nessuna corsa fino al mattino successivo, un vecchio treno giunge in stazione, stridendo sui binari. Il giovane sconosciuto sale sul mezzo e, pochi secondi dopo, si sente male. Dani sale in carrozza per soccorrerlo ma, purtroppo, capirà ben presto che il malessere del ragazzo è solo una messinscena, una trappola architettata per farla salire sul treno. Ma chi è questo misterioso estraneo? Che legami ha con Alessandro, e perché sembra conoscere il motivo della sua scomparsa? Molte sono le domande alle quali Dani dovrà rispondere, affrontando le insidie di un pericoloso viaggio nel passato della persona che crede di amare e che non ha mai conosciuto per ciò che è realmente.


Recensione:

Il fiume scorre in te è per persone coraggiose e che credono ancora nell'autenticità delle cose, per chi non cerca solo bellezza, ma profondità.
La protagonista, Dani,  è una liceale come tante, che si rifugia nei libri per cercare di lenire ciò che non va nella sua vita.
Di giorno svolge tutte le sue attività di routine, ma la sera tardi, da diciannove notti,  precisamente a mezzanotte in punto è alla stazione. Lei aspetta il treno che dovrebbe portare Alessandro da lei, come lui promise prima di partire. Le notti sono umide e lei cerca sempre di giustificare e non perde mai la speranza che lui torni da lei. Ma, c’è sempre un ma che apre orizzonti nuovi e per Dani sarà l’inizio di una dantesca avventura nel passato di Alessandro. Chi accompagnerà Dani in questo viaggio nel tempo? E soprattutto quanto sarà importante la presenza di questo sconosciuto per Dani?
Questo domande le lascio a voi, perché merita di essere letto e no svelato.
L’autrice ha dato vita a un romanzo di formazione con sfumature poetiche e realistiche. Bianca delinea alla perfezione tutti gli stati emotivi della protagonista. Forse troppo spontanea per certi versi, ma credo che sia ciò a rendere il suo stile così genuino e scorrevole. Il fiume scorre in te è un  delicato e forte romanzo, che un po' rispecchia tutti gli adolescenti che hanno perduto il loro amore, e sono stati delusi. Perché la vita a volte è dura, e l’età dell'innocenza viene macchiata dal dolore di non aver mai conosciuto per davvero chi avevamo nei nostri ieri. Chi aspettavamo e non è mai tornato! Chi credevamo fosse l'amore, e invece.... Chi non vorrebbe compiere un viaggio simile? Chi non vorrebbe scavare nel passato di chi non è più tornato? 
Ma il libro non tratta solo  di amore e disamore, ma anche di quanto sia importante una vera amica e di come potrebbe essere la nostra vita senza di lei.  E anche qui rende tutto così bello, così vero, che a fine lettura, vi mancheranno anche personaggi secondari, perché lei non trascura nulla. Ogni personaggio ha la sua importanza.  Ogni parola cade esattamente al suo posto.

Lo stile di Bianca è molto maturo, nonostante la sua giovane età quando scrisse il fiume scorre in te. Ha subito fatto valere una sua personale scrittura che non accetta sconti e scende lentamente nel cuore del lettore, e scava, e finché può.
Vi consiglio ci compiere questo viaggio! Non vi pentirete, e vi mancherà giunti alla fine. 

Adesso vi posto una posto due citazioni che ho amato tantissimo:

Ti ho vista piangere, ridere, piangere e ridere insieme e non capire più niente; ti ho vista tingerti i capelli di viola e stropicciarti gli occhi irritati, mentre il dolce alle mele si bruciava nel forno. Al tuo fianco, sempre, per tutti questi anni. Da quando ci incontrammo per la prima volta, nel cortile della chiesa, e tu avevi un vestitino di pizzo sangallo perché era domenica. Da allora in poi, ci sei stata; attraverso Alessandro, la scuola, il raffreddore, l’alternarsi aritmico delle stagioni, ci sei stata. Con i tuoi capelli color prugna e gli occhi grandi, ci sei stata. Ma ora, in questo albergo che puzza di notte in deterioramento, ora. Tu dove sei.


In un attimo, la storia tra me e lui mi scorre innanzi come una pellicola vecchia e formicolante, simile a certi film di Totò.



Vi invito a visitare il suo blog: http://biancacataldi.blogspot.it/

L’autrice:

Bianca Rita Cataldi è nata nel 1992 a Bari. Ha conseguito la laurea in Filologia moderna. Ha iniziato a scrivere all'età di undici anni, quando sua madre le ha regalato un computer e le ha permesso di usarlo ad una condizione: non navigare in internet. A quel punto, Bianca poteva soltanto scrivere, o giocare a campo minato. Tra le due opzioni, lei ha scelto di scrivere. Nel 2009, si è classificata tra i 25 finalisti del Premio Campiello Giovani con il racconto Il fiume scorre in te, dalle cui ceneri è sorto l’omonimo romanzo.  Ha pubblicato il racconto “Scritto sulla pelle”, indetto da Feltrinelli e Sony Picture Home Entertainment nell'estate del 2010.   Bianca ha pubblicato il suo secondo romanzo, Waiting room, edito dalla Butterfly Edizioni, e Isolde non c’è più in formato digitale su Amazon, e presto sarà disponibile anche cartaceo.  Prossimamente, pubblicherà una nuova storia: La distrazione della luce.


Bianca recensisce  per importanti case editrici, e cura un  blog che vi invito a visitare.  Da pochi mesi ha realizzato il progetto “Les Flaneurs edizioni”, insieme alla scrittore e giornalista Alessio Rega.


Benvenuti nell'angolo del lettore.  


 

Questa idea è sempre stata in testa, ma non ho mai avuto tempo e modo di concretizzarla.
Io (Maria) e Letizia, dopo molte deviazioni, abbiamo deciso di dare vita a questo blog.
Perché chiamare un blog “Un buon libro, e una tazza di tè”, vi state chiedendo, vero? Perché libri e tè hanno lo stesso profumo inconfondibile di nostalgia e sogni che cerchiamo di afferrare.
Spero che ci seguirete, in modo da formare un bel gruppo.
Recensire è bello, Recensire è il minimo che si posso fare dopo aver letto un libro, sia bello che brutto. Recensire è la risposta che noi diamo al finale del libro. Come il ti voglio bene ad un'amica e amico. Un ti amo alla persona che amiamo. Oppure un rifiuto netto! xD
L’angolo del lettore, vi accoglie tutti e sarà lieto della vostra compagnia.

Maria e Letizia.