giovedì 5 novembre 2015


Waiting room.







Autore: Bianca Rita Cataldi. 
Editore: Butterfly Edizioni. 
Genere: drammatico, romantico. 
Versione: cartacea e digitale. 


Sinossi: 


È il 1942. In una Puglia bruciata
dal sole, Emilia e Angelo condividono la passione per il sapere, il desiderio di libertà e il tempo della loro giovinezza. Settant'anni dopo, seduta nella sala d'attesa di un dentista, Emilia rivela a se stessa la verità negata di una giovinezza che adesso, per la prima volta, ha il coraggio di riportare alla luce. Con una scrittura che è poesia del ricordo e caleidoscopio di emozioni, Bianca Rita Cataldi accompagna il lettore tra i sorrisi e le lacrime di una donna come noi, raccontando la storia di un amore mancato, di una generazione nell'età dell'incertezza, di un'attesa che attraversa tutta una vita.


Recensione: 

L'attesa è la parola chiave. Un amore mancato. Un amore ostacolato da un epoca dove tutto aveva una regola. Un amore sperato. Un amore mai dimenticato. Sofferto. Custodito. Emilia è una giovane ragazza piena di sogni e ribellioni. Angelo un ragazzo rivoluzionario e pieno di progetti. Due ragazzi innamorati ma ostacolati da tabù. I pensieri di Emilia da giovane sono teneri e dolci come le caramelle mou. Sono pensieri di un'anima giovane e divisa dalla paura di perdere l'amore della sua vita, e il calore della sua famiglia. Emilia adulta è una donna che rispolvera il passato attraverso una ragazza che osserva mentre attende il suo turno dal dentista. Una donna che rivive con rimpianto ciò che non è stato. Un attesa. Una promessa spezzata. Sogni infranti. Un epoca che non faceva sconti. Un epoca dove i sogni era quasi impossibili. 
Bianca stupisce ancora una volta, emoziona con la sua incredibile poetica. La sua scrittura è piena di sfumature forti e profonde. Scava il lettore, scava finché non arriva fino in fondo "al limite" delle emozioni. Bianca non fa sconti coi sentimenti. Bianca entra dentro con le sue storie e diventano parte di noi. I suoi personaggi sono dolcemente comuni... Una storia che ci fa riflettere sul valore dei sentimenti, sulla rarità dei sentimenti che spesso noi giovani dimentichiamo e sprechiamo. Emilia ci incoraggia a non dare nulla per scontato. Parla a cuore aperto. Un finale... Beh! Solo puntini, perché non voglio rovinare nessuna sorpresa.  
Bianca ad ogni lettura si conferma una scrittrice di grande talento. 
Il suo DNA è composto da molecole di poesia. 

Un estratto:

Non ci scrivevamo poesie d’amore e canzonette sdolcinate, noi due. Nelle nostre lettere parlavamo di quanto aveva piovuto, o di quanto non aveva piovuto, dei libri che costavano di più e delle crostatine alla frutta del panificio in via Crispi. Di questo, parlavamo. Della vita che si snocciolava tra le nostre mani, degli istanti che ci mantenevano lontani, dei giorni che trascorrevano senza che noi potessimo fare nulla per trattenerli. Infine, qualcosa esplose. La nostra bolla di vetro scoppiò, lanciò schegge contro la quiete che avevamo costruito negli ultimi due mesi. Divenimmo ciò che eravamo sempre stati: ribelli



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