venerdì 23 ottobre 2015

Di carne e di piombo. 

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Autrice: Sagara Lux.
Casa Editrice: Self Publishing (cartaceo e digitale).
Genere: Dark Romance.

Sinossi:
Il corpo non mente. 
Amanda lo sa bene. Interpretare i segni e le parole è il suo mestiere, ma nonostante questo non appena s'imbatte  in Darren Swan non può far a  meno di sentirsi ingannata. Da se stessa. 
La verità non fa male.
Truffatore. Ladro. Assassino. Darren Swan  sa bene cos'è, ma nonostante questo nei suoi silenzi  e nelle pieghe della sue anima Amanda scorge qualcosa che la spinge  a studiarlo, a guardarlo. 
Tutto ha un prezzo.
Il giorno in cui Darren evade dal carcere in cui è recluso accade qualcosa di impossibile. Amanda avrà un'unica  occasione e un'unica vita per entrargli nella mente e nel cuore; per portare a galla verità nascoste  così  a lungo da venire dimenticate e per riapire ferite destinate ca cambiare le loro vite per sempre. 

Recensione: 

Una trama del tutto nuova per me, che mi ha permesso di andare oltre i miei abituali gusti. 
La storia parla di un amore straziante, difficile, infinito... 
Amanda è una psicologa criminale e la sua vita è circondata da detenuti pericolosi. 
Amanda ha nel cuore un sentimento violento e sofferto per Darren, un suo pazienze accasato di accuse terribili. 
I due sono attratti da una forza incontrollabile, ma Darren è uno che non scende mai a compromessi e sopratutto non si fida di nessuno. L'unico suo punto debole è sua figlia motivo di ogni sua decisione.
I due sono l'esatto contrario l'uno dell'altra:
Pulita e regolare lei.  Oscuro, misterioso e con un passato pensate sulle spalle.
I personaggi sono veri, e tutto fila come se fosse il destino a condurli e non una mente: l'autrice ha dato vita a due personaggi più che reali. 
Di solito in storie come queste il cattivo è sempre quello che può tutto, mentre qui anche Darren ha dei momenti di difficoltà e il tutto rende la storia realistica. I personaggi trasmettono i loro sentimenti di paura e passione senza difficoltà, benché siano complessi e a tratti oscuri.  Le scene sono descritte in modo.... che dire: sentirete forte emozioni interne nel leggerle! Alcune scene sono a carattere personale, a secondo dei gusti del lettore. Una scena che a parere mio può risultare forte e pensate, per qualcun'altro no, e viceversa.  
Due vite completamente diverse che si scontrano, si rigettano e si riprendono come se nulla fosse. Due anime  legate da un amore pericoloso, ma intenso, profondo. L'autrice ha dimostrato che per descrivere un grande amore non occorre sempre il colore rosa, ma spesso l'amore può nascere anche dal nero e restare anche se ogni cosa cerca di distruggerlo. 
Che dire dello stile di scrittura?
Affermo che è ciò che ho amato in assoluto: Sagara gestisce eccelletemene la narrazione in prima persona e in terza persona senza nessun distacco fastidioso. La sua "penna" è fluida. I discorsi sono ben costruiti, e ci sono delle riflessioni e collegamenti molto interessanti.  
Un storia da non perdere. 
Un amore che non conosce la parola fine. 

Estratto: 



«Ormai ci conosciamo bene, io e te.» Un brivido caldo mi attraversò il corpo. Era vero. Così com'era vero che in quel momento avrei dato tutto quello che avevo pur di conoscerlo ancora di più e di sapere cosa aveva in mente. «Tu sai cosa ho fatto e sai quanto conta per me Dorothy. Sai che non sono il tipo di uomo che si ferma prima di avere ottenuto ciò che vuole e sai che adesso sei chiusa qui, in questa casa, da sola con me.» Sapevo che a quel punto avrei dovuto dire qualcosa. Sapevo che l'unico modo per fermare Darren era tenergli testa, ma non riuscii a farlo. La sua sola presenza, così vicino a me, mi toglieva il respiro. Era agosto. Faceva caldo. Gli appartamenti vicini al mio erano ormai quasi tutti vuoti. Non c'era una guardia alla mia porta e la mia assenza non sarebbe stata notata da nessuno prima della successiva mattina. Il pensiero che avesse tutta la notte per farmi cambiare idea mi mandò completamente in confusione e mi costrinse a chinare lo sguardo verso terra, incapace di reagire. Le mani mi tremavano. Lo sentivo. Era vicino. Mi stava girando intorno, come un avvoltoio. Stava cercando il punto migliore in cui affondare il coltello. «Non obbligarmi a farti del male. Sai che non voglio.» Nella sua voce era nascosta un'inspiegabile delicatezza.

giovedì 22 ottobre 2015

Adularia. 

Autore: Alessia Coppola. 
Editore: Edizioni Imperium       
Genere: Fantasy                  
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Sinossi:

Una gondola bianca si aggira di notte per i canali di Venezia; a bordo Adularia, una bambina che ha un talento eccezionale: rubare le parole.
La bimba si sposta di finestra in finestra e attende che si compia la magia e le parole dei poeti la raggiungano volteggiando. 
Ma un incantesimo la tiene prigioniera.
Un piccolo poeta sarà la chiave per la sua libertà. 


Recensione: 


Un poeta sognatore e viaggiatore di nome Claude che spera di ritrovare la sua amata a Venezia. Ma Claude non ritroverò mai il suo grande amore. 
Un giorno, Claude si ferma di fronte ad uno zingaro che promette di avverare tutti i desideri.  
Il poeta si confida con lui, dicendogli che desidera tanto una figlia con gli occhi di Adularia e che provi amore per le parole.
L'uomo decide di esaudire la sua richiesta, avvisandolo che prima o poi avrebbe riscosso il suo compenso. E da ciò nasce Adularia, che vi condurrà in un mondo magico che non vorrete più abbandonare.
La storia comunica dolcezza e tenerezza che vi farà emozionare e commuovere. 
Lo stile dell'autrice è la vera magia di tutta la storia.
Le parole sembrano farfalle che coloreranno le ore di lettura, e vi incanterà con lo stile di scrittura evocativo e sublime. 
 I personaggi sono meravigliosi in ogni ruolo:   
Claude è il classico sognatore senza meta, ma pieno d'amore. 
Lo zingaro è glacialmente perfetto. 
Adularia è il riflesso di Claude, e sarà impossibile non affezionarsi. 
E il piccolo poeta è meraviglioso, punto. Non accorre altro. 
Una piccola  fiaba per chi ama ancora perdersi nella magia dei sogni e dei desideri, e Alessia Coppola  è un attimo treno per queste avventure.  


Estratto: 


"Ah, solo chi sogna può vedermi per ciò che sono. I sognatori, i poeti, loro sì, mi vedono come mi vedi tu. Ah, e i bambini. Tu sei gli uni e gli altri."


lunedì 19 ottobre 2015


Isolde non c'è più. 
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Autore: Bianca Rita Cataldi.
Editore: Les flaneurs edizioni.


Sinossi:

Golvan è un adolescente come tanti, costantemente affamato di verità su di sé e sul mondo che lo circonda. È innamorato da sempre di Gwenn, splendida coetanea con la quale, però, non ha nulla in comune e non riesce neppure a metter su una conversazione di senso compiuto. Totalmente diverso è il rapporto che ha con Isolde, una donna più grande di lui di sei anni che conosce da quando era poco più che un bambino e che ha sempre visto come modello e guida nella vita. Isolde, occhi verdi e sorriso enigmatico, è la sua migliore amica, la sua confidente e la sua compagna di telefilm. Con lei beve cioccolata calda alla cannella e ascolta musica steso su un tappeto. Quanto è sottile la linea che divide l’amicizia dall’amore? La scomparsa improvvisa di Isolde farà emergere sensazioni, gioie ed emozioni che la vita quotidiana aveva soffocato e nascosto. Perché l’amore sa sempre come trovare la strada e venire alla luce.


Recensione:

Golvan è l'adolescente che rappresenta un po' tutti noi: la prima cotta, le delusione e la soprattutto la consapevolezza di amaro e essere ossessionato della sua compagna di scuola Gwenn con cui non ha nulla in comune. Nella vita del nostro giovane protagonista c'è la sua migliore amica: Isolde.  Chi è Isolde? Un personaggi dalla forte personalità e con un dolore che tiene nascosto dentro di se. I due hanno tante cose in comune e le loro serate sono abase di musica cioccolata calda a casa di Isolde, e sono gli unici momenti in cui Golvan si sente a casa e non ha paura di nulla. Isolde c'è sempre. Isolde è la sua amica. Isolde è il sorriso che rallegra anche i giorni più bui. Un giorno qualunque, Isolde scomparirà lasciando una lettera a Goldavn dove chiede di essere cercata. A quel punto Golvan è spiazzato da quella mancanza e farà di tutto per trovare la sua Isolde che non c'è più. 
Un romanzo che definirei quasi di formazione per diversi aspetti:
1) La consapevolezza di un giovane ragazzo in bilico con i suoi sentimenti.
2) La ricerca di se stesso.
3) La voglia di vivere un amore e non una semplice cotta. 
Tutti noi abbiamo attraversato questa drammatica fase dove l'amicizia spesso si confonde con l'amore perchè l'adolescenza è l'età delle confusioni, delle insicurezze, delle cotte che sembrano grandi amori, e la Cataldi descrive tutto alla perfezione senza tralasciare nulla. 
Fra telefilm, cinema, libri e tutto ciò che Goldvan condivide con isolde, l'autrice di porta dentro i loro segreti, sentimenti, preoccupazioni e paure.  Spesso la felicità è acconto a noi, ma siamo troppo presi dalla ricerca dell'impossibile per accorgerci di ciò che è intorno a noi. 
Che dire dello stile della Cataldi: sublime e meraviglioso. La "sua penna" è poesia, poesia pura che culla il lettore e non lascia mai senza un sorriso. Le sue storie sono incastri perfetti di un puzzle, e ad ogni nuova storia rapirà il lettore. Bianca è una promessa della narrativa per ragazzi e adulti. 

Estratto: 

Adesso che non ci sei, non ci sono più porte. Sono una stanza vuota di te, il  vento sbatte contro i miei muri.  
Se puoi, se ti avanza tempo, un giorno di questi, quando non hai niente da fare, nessuno con cui parlare, se puoi, solo se puoi. 

Vieni a prendermi





L'amore è un rito.



Autore: Francesca Borrione.
Editore: Triskell Edizioni (Collana Pink).
Pagine: 90.
Prezzo: 2,99 euro.

Sinossi:

La novella racconta l'incontro, scandito in tre giorni, tra Stella e Harley, in una città estranea a entrambi. La città sul lago. Stella vi si reca ogni anno per incontrare Scott. Una settimana insieme ogni anno da dieci anni. Quella volta, però, Scott è in ritardo. Stella, nell'attesa, inizia a girare per la città, e così incrocia Harley sul suo cammino. Un attore teatrale che fa tappa con il suo musical proprio in città, proprio in quella settimana. Tra i due si sviluppa una improvvisa infatuazione e una delicata storia d'amore, inaspettata per entrambi, mentre sullo sfondo si ricompone lentamente il quadro della storia di Stella e Scott, delle oscurità di Harley, e di come il vero amore possa vincere anche contro il destino.


Recensione:

Una storia struggente che tocca ogni molecola di sensibilità. La protagonista vive un'amore ormai volato via e vive nel ricordo di quello che c'è stato e nella disperazione di quello che non c'è. Si aggrappa ai ricordi come se fossero la sua unica ragione di vita. Un amore che annulla Stella a tal punto di diventare invisibile anche a se stessa. Un amore nocivo e che supera ogni barriera spazio-temporale. Un amore senza confini e limiti. Un amore idealizzato e plasmato dal passato. Stella trascorre le sue giornate con aria di chi aspetta sempre il ritorno di qualcuno che già sa che non tornerà. Scott non tornerà. Il loro amore fin dall'inizio era stato pieno di insidie  e complicazioni, e Stella non riuscirà a capacitarsi di questo amore che la uccide lentamente giorno per giorno.Stella nonostante l'assenza, continua ad andare nel posto cui si incontravano ed era liberi di amarsi. Lei si consuma, ma l'incontro con un uomo affascinate e misterioso ricondurrà Stella alla realtà. Lui è Harley, un attore di Musical che, a cuasa del suo carattere esuberate l'ha condotto sulla via del declino della sua carriera, causandogli una depressione che sfoga nell'alcool. Pur avendo una parte nel musical Wicked, Fiyero il principe conteso dalle due streghe, non riesce più a provare emozioni. Il suo primo insuccesso lo porta, infatti, a ricevere continui no che lo demoralizzano e non riusce più ad emozionarsi di fronte ad applausi del pubblico. Un uomo vuoto e solo. Un uomo che vive vittima di se stesso e delle sue debolezze.
Due vite distrutte che s'incontrano.
Due vite arrabbiate con la vita.
Due vite che si salveranno a vicenda. 
Francesca Borrione ormai è una garanzia. Il suo stile è poesia pura, e tesse sempre storie che rimangono il lettore stupito e sorpreso perchè i suoi finali non sono mai prevedibili. La Borrione ha l'arte del stupire  nel sangue donando sorrisi e lacrime senza tregua. Sa guidare per mano il lettore dove il dolore riesce a lasciare posto alla speranza e all'amore, tutto raccontato con delicatezza ed eleganza. I suo personaggi sono ricchi di sfumature e contrasti e e una volta finito lo rileggerete perchè è una storia che pretende di essere riletta.
Che dire: La Borrione è una garanzia per tutte le persone che hanno il coraggio di guardare oltre e che amano perdersi in storie romantiche ma senza risultare banali o qualcosa di già sentito. 

Estratto:

Tutto segue un ordine. Solo agli uomini non è dato conoscerlo che col cuore ed è per questo che ogni vita ha una sua geometrica, magica perfezione.





Manchi solo tu.



Autore: Antonella Maggio.
Editore: Butterfly Edizioni.
Genere: romantico. 
Pagine: 201.



Sinossi: 

Donny è maestra d'asilo, vorrebbe sposarsi e creare una famiglia con il suo fidanzato storico, ma Alfredo è allergico ai matrimoni e in più non può avere figli. A trentadue anni, Donny si ritrova di nuovo sola, non si fida più degli uomini e teme il suo orologio biologico. Grazie a una pubblicità letta per caso su una rivista femminile, decide di recarsi presso la Clinica MaterDei di Lugano per concepire un figlio da single, ma lì incontrerà il dottor Edoardo Mancini, un amico del suo ex, che cercherà di farle cambiare idea e soprattutto di ridarle fiducia nell'amore... 


Recensione:

La protagonista è una donna romantica e determinata. Ha un sogno: diventare madre e formare una famiglia con l'uomo che ama.  Ma le cose non sono così semplici, e la vita di Donny sarà sconvolta da alcuni eventi, e spesso alcuni inciampi ci fanno cadere nel nostro vero destino. E la vita di Donny dopo l'incontro con Edoardo non sarà più la stessa.  L'autrice descrive paure e sentimenti in modo magistrale e senza superficialità, anche trattandosi di una tematica così comune e delicata. Coinvolge pagina dopo pagina, senza troppe pretese. La protagonista è una donna come tante, con una lavoro comune come tante che desidera un figlio a tutti costi, nonostante gli eventi che intralciano il percorso. Donny è una donna tanto determinata ma allo stesso tempo fragile e insicura, e la Maggio riesce ad arrivare al cuore del lettore  e pone riflessioni importanti senza risultare ripetitiva. Una storia che entra con semplicità e toccherà a fondo la sensibilità dell'autore: non commuoversi è impossibile! Lo stile è scorrevole e chiaro come l'acqua.  Il lettore si sentirà coinvolto e sentirà su pelle ogni sentimento negativo e positivo di Donny, prendendo anche da esempio le vicende della protagonista. Una piacevole lettura con un finale prevedibile, ma che farà bene al cuore e non resterete delusi.
Personalmente non amo il genere "molto rosa", ma questa autrice scrive così bene che non potrete fare a meno di continuare a leggere. La Maggio scrive col cuore e con una sincerità disarmante. Una promessa italiana per il genere rosa che incanterà e farà sognare.  Una seconda conferma per Antonella Maggio dopo il successo di Profumo d'amore a New York.  Decisamente consigliata. 

Un piccolo estratto per voi:  

«Mi hanno dato anche un biscotto della fortuna!». «Ah sì? E cosa c’è scritto?». «Non l’ho aperto. Aprilo tu!». Edoardo consegnò alla donna l’involucro contenente il dolcetto con all'interno il messaggio e quella lo afferrò incuriosita. Lo scartò e, senza considerare affatto il biscotto, aprì il bigliettino contente il messaggio. «Che cosa c’è scritto?». «L’amore della tua vita è vicino a te…».


sabato 17 ottobre 2015




Recensione: Il richiamo delle onde. 

Autore: Francesca Borrione
Edito da
: Triskell Edizioni
Prezzo:
 ebook 4.99 €
Genere: Romantico.
Pagine: 220 pag.
ISBN: 978-88-98426-55-3.

Sinossi:

Hannah lavora come contabile in un’azienda e ha una relazione complicata con un suo collega, Daniel, che però è fidanzato con un’altra. Hannah e Daniel hanno smesso di vedersi da pochi giorni e fanno di tutto per non parlarsi, ma le cose sono destinate a cambiare quando il capo li obbliga a sbrigare una consegna urgente fuori città. Quella che doveva essere una veloce trasferta lavorativa diventa però un viaggio accidentato: sorpresi da una bufera di neve, i due riparano nel primo paese sul loro cammino, Stranger Town. Abitata da poche, dolci persone, vivaci e disponibili, Stranger Town accoglierà i due forestieri, offrendo a entrambi il modo di riflettere su loro stessi e sulla loro relazione.


Recensione:

Stranger Town è una  cittadina dispersa nel nulla che conta poco più di un centinaio di abitanti. Un posto fuori dal tempo, dove la tecnologia sembra quasi una minaccia. Un posto incantevole. 
Hannah e Daniel, colleghi, amanti,nemici,  rimangono bloccati a Stranger Town a  causa di una bufera di neve che impedisce di proseguire.  Chi sono Hannah e Daniel? 
Hannah è una ragazza disillusa e vivi solo per meccanica. La sua vita non ha emozioni. Le sue labbra non sorridono per uno sguardo. Lei è una ragazza che non ha più lacrime per colpa di un amori sbagliati. 
Lui è un suo collega che le ha fatto perdere la testa e poi si è rivelato tutto il contrario del principe che lei credeva: lui è già impegnato in una relazione. 
Hannah non ha più speranze, ma non è detto che lei non debba più sorridere. 
E poi la sottile linea tra ossessione e amore quanto influenza può avere sulla psiche umana e quanto può ingannare il cuore? 
La protagonista nel freddo della neve troverà la risposta a questa domanda, regalando un finale che stupirà il lettore.
Lo stile della Borrione è dolce,scorrevole,ed  elegante. Ogni pagina è un tesoro di riflessioni profonde e sincere. La scrittura dell'autrice non costruita, ma spontanea e diretta. Il modo delicato in cui descrive i personaggi, anche quelli secondari rende la storia genuina e vera. L'ambientazioni sono sempre suggestive e con qualche particolare che rende la storia ancor più particolare.
Le sue storie sono sempre una conferma di un talento italiano che non arriva solo alle mente, ma anche al cuore, perchè le sue storie superano la realtà. 
Consigliatissimo. 
Un piccolo estratto molto significativo. 

"Stranger Town, chi ci si ferma se ne innamora. O si innamora di qualcuno. 
O comunque trova una ragione per restare."


venerdì 16 ottobre 2015


Recensione: Lo strano caso dell'apprendista libraia. 
Editore collana: Garzanti
Prezzo:  Cartaceo  16,40 E-Book 7, 99.
Pagine:  360  
Genere:  drammatico, romantico.


Sinossi:


Esme ama ogni angolo di New York, e soprattutto quello che considera il suo posto speciale: La Civetta, una piccola libreria nell'Upper West Side. Un luogo magico in cui si narra che Pynchon ami passare i pomeriggi d'inverno e che nasconde insoliti tesori, come una prima edizione del Vecchio e il mare di Hemingway. Ed è lì che il destino decide di sorriderle quando sulla vetrina vede appeso un cartello: cercasi libraia. È l'occasione che aspettava, il lavoro di cui ha tanto bisogno. Perché a soli ventitré anni è incinta e non sa cosa fare: il fidanzato Mitchell l'ha lasciata prima che potesse parlargli del bambino. Ma Esme non ha nessuna idea di come funzioni una libreria. Per fortuna ad aiutarla ci sono i suoi curiosi colleghi.  E proprio quando Esme riesce di nuovo a guardare al futuro con fiducia, la vita la sorprende ancora: Mitchell viene a sapere del bambino e vuole tornare con lei. Esme si trova davanti a un bivio: non sa più se è quello che vuole davvero...


Recensione:


Il titolo è uno dei punti forti a mio modesto parere, perché attira il lettore senza troppa fatica. Io l’ho letto senza leggere nemmeno la trama, ma solo invogliata da copertina e titolo, e non ho nessun rimpianto.
Esme, la protagonista che racconta la sua storia, è una giovane inglese che vive e studia in una New York molto frenetica e piena di eventi. La sua vita scorre normale, e si frequenta con un ragazzo molto rigido e rispettoso delle regole, solo in apparenza, credetemi! Tutto fila liscio, quando   Esme scopre che c’è una piccola vita che cresce dentro di lei, e da lì la sua vita cambia completamente. E tutti gli eventi la porteranno a lavorare in una strana e deliziosa libreria dell’usato, dove stringerà amicizie di ogni tipo.
Ciò che ho amato di questa storia è che il finale non è assolutamente prevedibile! L’autrice è abilissima a far bocciare l’idea che il lettore si crea, ed tutta suspense. L’atmosfera che crea pagina dopo pagina, è la stessa che si prova in un viaggio.  L’unica pecca è che la Meyler descrive i personaggi molto superficialmente. Più che dettagli, lei delinea sfumature caratteriali che posso variare da lettore a lettore. 

Una storia deliziosa e matura, con riflessioni e paure molto odierne. Lo stile è trasparente e ben delineato. Consigliato per chi ama perdersi tra vecchi libri e oggetti pieni di passato e storie collegate, senza aspettarsi il classico finale.



Recensione: Il nero e l'argento. 

Editore collana: Enaudi.Prezzo: Cartaceo 15,00. E-book  8,99.Pagine: 27Genere:Drammatico 



Sinossi:


Questa è la storia di un amore giovane. Di una coppia felice e inesperta, spaventata di scoprire, giorno dopo giorno, le molteplici forme dell'abbandono. Perché anche le famiglie possono soffrire di solitudine, proprio come le persone. Ad accudire in silenzio tutte le incertezze, oltre a prendersi cura del loro bambino, ci ha sempre pensato la signora A. Per questo, quando arriva un male a portarsela via, si spalanca in casa un vuoto improvviso. Nora e suo marito devono ancora accorgersi che il coraggio della signora A., ormai, appartiene anche a loro. 



Recensione



Paolo Giordano ritorna con una storia breve di pagine, ma lungo e inteso come contenuto. Due colori per battezzare il suo nuovo romanzo: il nero e l'argento. Due colori molto diversi, simboli muti di due cuori, due anime, due modi di essere.  Il nero del protagonista, e l’argento di sua moglie Nora. La voce narrante è del protagonista maschile, la quale voce raccoglie e rielabora un insieme di ricordi e di immagini slegati da continuità temporale che sembra aver un po’ reso tutto abitudinario.  Lui e la moglie sono una giovane coppia innamorata e inesperta, e turbata di scoprire le tante forme che può assumere l’abbandono. Perché le famiglie spesso sono piene di solitudine, e ci si allontana senza nemmeno accorgersene. Il loro unico equilibro è la signora A., che pensa ad ogni cosa e al loro bambino.  Ma le persone non sono eterne, e  quando un brutto evento porterà via la governate tutti i vuoti vengo fuori.
 Giordano in questo libro riporta un po’ la realtà delle giovani sposate che hanno paura di  essere troppo deboli a far quadrare tutta la famiglia.  Descrive in poche pagine i sentimenti oscuri e deboli dell’animo umano, e   ne mette a fuoco non solo i colori ma anche le sfumature.  Sono pagine di dolore, dolcezza, amarezza, e tenerezze che Giordano scrive senza risparmiare nulla al lettore. La vita raccontata dalla sua penna non regala sogni e non fa sconti, e il dolore e l’amore, la vita e la morte sono facce alterne della stessa medaglia. Una forte dose di pessimismo è ciò che caratterizza il protagonista in ogni parola che narra, e la solitudine è sempre qualcosa di radicato e voluto per certi versi.  Giordano non va mai oltre le cose, ma ci si butta dentro e cerca di far luce. Personalmente il suo stile è riflessivo e molto oggettivo. È uno di quei generi che o piace, oppure no. Per la terza volta  conferma un autore capace di indagare l'uomo, senza scivolare nella banalità e nello stucchevole, e senza finale scontato. Con Giordano non sai come andrà a finire! Un libro scritto bene che scava il lettore e lo esamina a fondo.Vi lascio con una frase che amo e che non posso non condividere: 


Ero sicuro che l’argento di Nora e il mio nero si stessero mischiando lentamente. Mi sbagliavo. Eravamo a dispetto  delle nostre speranze, insolubili l’uno nell'altra

Recencensione: La meccanica del cuore. 



 
Editore collana:  Fertinelli
Prezzo:  Cartaceo   15, 00- versione tascabile  8,00
Pagine:   160
Genere:  Romantico, Fantasy
Valutazione:  9

Sinossi:


Nella notte più fredda del mondo possono verificarsi strani fenomeni. È il 1874 e in una vecchia casa in cima alla collina più alta di Edimburgo il piccolo Jack nasce con il cuore completamente ghiacciato. La bizzarra levatrice Madeleine, dai più considerata una strega, salverà il neonato.


Recensioni:


Il piccolo Jack nasce con il cuore completamente ghiacciato. Una strana levatrice, gli sostituisce il cuore con un orologio a cucù.  L’invenzione è geniale e fila per il meglio, ma il piccolo deve rispettare le tre famose regole: Uno, non toccare le lancette - Due, domina la rabbia - Tre, non innamorarti, mai e poi mai... Madeleine ha paura che il suo cuore non possa sopportare ciò che provoca l’amore e ciò che scuote l’abbandono e la delusione dell’amore stesso.
Il piccolo Jack non teme nulla, perché sostiene di non conoscere l’amore e quindi di non poterlo neppure riconoscere. Ma un giorno Jack sarà incantato dalla voce di una giovane cantante. Tra i due è amore a prima vista, ma non è che l’inizio di una serie di eventi piacevoli e spiacevoli che il protagonista dovrà affrontare senza la guida di Madeleine.  Cosa si è disposti per ritrovare la persona amata? Le regole di Madeleine sono sul serio da prendere in considerazione?
Jack è un personaggio pieno di inventiva e curiosità che scalda il cuore. La sua tenacia vi travolgerà. Non vi pentirete di seguire il giovane e coraggioso protagonista nella sua ricerca.  Intrecci di atmosfere sentite, ritmato da avventure dal sapore cavalleresco.  E anche i personaggi secondari sono come note che animano la vicenda, ognuno con una particolarità che vi resterà. Non potrete fare a meno di sottolineare alcune parti. La storia è ben strutturata, ricca di descrizioni fiabesche e sentimenti di ogni tipo: amore, odio, gelosia, invidia, prepotenza, rancore, paura e frustrazione.  Le pagine hanno un so che di musicale, tanto per usare un eufemismo. 
Uno stile semplice e magico. Malzieu descrive le emozioni con dolcezza e tenerezza.  La meccanica del cuore è al tempo stesso una coinvolgente favola e un romanzo di formazione, adatto a grandi e piccini, in cui l’autore, con scrittura lieve ed evocativa, punteggiata di ironia, traccia un’indimenticabile metafora sul sentimento amoroso, in tutta la sua misteriosa complessità.  Vi sembrerà si vivere un lungo sogno, e il finale sarà profondo come l’immagine di copertina, e forte come il suono del il titolo
Se amate storie che conducono in posti esilaranti dove l’ordinario sparisce ed entra in scena la magia, è il libro giusto per voi.

Dal libro è stato tratto un film d’animazione. 



giovedì 15 ottobre 2015

Cosa mi resterà senza te?


Io credevo che noi eravamo un “ ci amiamo nonostante”, ed ora siamo un "ci siamo amati.
Come possono le cose cambiare così velocemente in un cambio di vento?
Dove soffierà la tua anima lontano da me?
In quale direzione si perderà il tuo sguardo?
Dimmelo, anche se fa male.
Anche se mi ammezzerà, dimmelo.
Ci sono dolori di cui non possiamo fare a meno di infliggerci.

In fila ci mettiamo, e con i volti cupi in attesa di farci annientare da ciò che non c’è più.
Non è più tempo di epifanie. 
C'è solo la fine, che arriva senza avvertirti. 
Eppure ci siamo così voluti. 
Eppure ci siamo così cercati.
Ora siamo smarriti in notti nere e buie, e giorni grigi e spenti.
Eppure prima la notte non volevamo mai che finisse, e i giorni che ci tenevano lontani non vedevamo l'ora che volassero via, per poi stringersi.
Noi non ci abbracciavamo, noi ci stringevamo. 
Puoi abbracciare quasi chiunque, ma stringere al tuo cuore non è riservato a tutti.
Lo sai che non riesco neppure stringere  più  nemmeno un banale un nodo.
Cosa mi resta? 
Cosa mi resterà senza te?

Maria Capasso. 


Un estratto di una prossima storia, work in progress: 




Cosa mi resterà senza te?


Io credevo che noi eravamo un “ ci amiamo nonostante”, ed ora siamo un "ci siamo amati.
Come possono le cose cambiare così velocemente in un cambio di vento?
Dove soffierà la tua anima lontano da me?
In quale direzione si perderà il tuo sguardo?
Dimmelo, anche se fa male.
Anche se mi ammezzerà, dimmelo.
Ci sono dolori di cui non possiamo fare a meno di infliggerci.

In fila ci mettiamo, e con i volti cupi in attesa di farci annientare da ciò che non c’è più.
Non è più tempo di epifanie. 
C'è solo la fine, che arriva senza avvertirti. 
Eppure ci siamo così voluti. 
Eppure ci siamo così cercati.
Ora siamo smarriti in notti nere e buie, e giorni grigi e spenti.
Eppure prima la notte non volevamo mai che finisse, e i giorni che ci tenevano lontani non vedevamo l'ora che volassero via, per poi stringersi.
Noi non ci abbracciavamo, noi ci stringevamo. 
Puoi abbracciare quasi chiunque, ma stringere al tuo cuore non è riservato a tutti.
Lo sai che non riesco neppure stringere  più  nemmeno un banale un nodo.
Cosa mi resta? 
Cosa mi resterà senza te?