venerdì 23 ottobre 2015

Di carne e di piombo. 

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Autrice: Sagara Lux.
Casa Editrice: Self Publishing (cartaceo e digitale).
Genere: Dark Romance.

Sinossi:
Il corpo non mente. 
Amanda lo sa bene. Interpretare i segni e le parole è il suo mestiere, ma nonostante questo non appena s'imbatte  in Darren Swan non può far a  meno di sentirsi ingannata. Da se stessa. 
La verità non fa male.
Truffatore. Ladro. Assassino. Darren Swan  sa bene cos'è, ma nonostante questo nei suoi silenzi  e nelle pieghe della sue anima Amanda scorge qualcosa che la spinge  a studiarlo, a guardarlo. 
Tutto ha un prezzo.
Il giorno in cui Darren evade dal carcere in cui è recluso accade qualcosa di impossibile. Amanda avrà un'unica  occasione e un'unica vita per entrargli nella mente e nel cuore; per portare a galla verità nascoste  così  a lungo da venire dimenticate e per riapire ferite destinate ca cambiare le loro vite per sempre. 

Recensione: 

Una trama del tutto nuova per me, che mi ha permesso di andare oltre i miei abituali gusti. 
La storia parla di un amore straziante, difficile, infinito... 
Amanda è una psicologa criminale e la sua vita è circondata da detenuti pericolosi. 
Amanda ha nel cuore un sentimento violento e sofferto per Darren, un suo pazienze accasato di accuse terribili. 
I due sono attratti da una forza incontrollabile, ma Darren è uno che non scende mai a compromessi e sopratutto non si fida di nessuno. L'unico suo punto debole è sua figlia motivo di ogni sua decisione.
I due sono l'esatto contrario l'uno dell'altra:
Pulita e regolare lei.  Oscuro, misterioso e con un passato pensate sulle spalle.
I personaggi sono veri, e tutto fila come se fosse il destino a condurli e non una mente: l'autrice ha dato vita a due personaggi più che reali. 
Di solito in storie come queste il cattivo è sempre quello che può tutto, mentre qui anche Darren ha dei momenti di difficoltà e il tutto rende la storia realistica. I personaggi trasmettono i loro sentimenti di paura e passione senza difficoltà, benché siano complessi e a tratti oscuri.  Le scene sono descritte in modo.... che dire: sentirete forte emozioni interne nel leggerle! Alcune scene sono a carattere personale, a secondo dei gusti del lettore. Una scena che a parere mio può risultare forte e pensate, per qualcun'altro no, e viceversa.  
Due vite completamente diverse che si scontrano, si rigettano e si riprendono come se nulla fosse. Due anime  legate da un amore pericoloso, ma intenso, profondo. L'autrice ha dimostrato che per descrivere un grande amore non occorre sempre il colore rosa, ma spesso l'amore può nascere anche dal nero e restare anche se ogni cosa cerca di distruggerlo. 
Che dire dello stile di scrittura?
Affermo che è ciò che ho amato in assoluto: Sagara gestisce eccelletemene la narrazione in prima persona e in terza persona senza nessun distacco fastidioso. La sua "penna" è fluida. I discorsi sono ben costruiti, e ci sono delle riflessioni e collegamenti molto interessanti.  
Un storia da non perdere. 
Un amore che non conosce la parola fine. 

Estratto: 



«Ormai ci conosciamo bene, io e te.» Un brivido caldo mi attraversò il corpo. Era vero. Così com'era vero che in quel momento avrei dato tutto quello che avevo pur di conoscerlo ancora di più e di sapere cosa aveva in mente. «Tu sai cosa ho fatto e sai quanto conta per me Dorothy. Sai che non sono il tipo di uomo che si ferma prima di avere ottenuto ciò che vuole e sai che adesso sei chiusa qui, in questa casa, da sola con me.» Sapevo che a quel punto avrei dovuto dire qualcosa. Sapevo che l'unico modo per fermare Darren era tenergli testa, ma non riuscii a farlo. La sua sola presenza, così vicino a me, mi toglieva il respiro. Era agosto. Faceva caldo. Gli appartamenti vicini al mio erano ormai quasi tutti vuoti. Non c'era una guardia alla mia porta e la mia assenza non sarebbe stata notata da nessuno prima della successiva mattina. Il pensiero che avesse tutta la notte per farmi cambiare idea mi mandò completamente in confusione e mi costrinse a chinare lo sguardo verso terra, incapace di reagire. Le mani mi tremavano. Lo sentivo. Era vicino. Mi stava girando intorno, come un avvoltoio. Stava cercando il punto migliore in cui affondare il coltello. «Non obbligarmi a farti del male. Sai che non voglio.» Nella sua voce era nascosta un'inspiegabile delicatezza.

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